Per gli spazi di Platea Palazzo Galeano, Extragarbo si confronta in maniera inedita con un formato espositivo avulso dalla temporalità impermanente delle arti dal vivo da cui proviene.

“Concerto” è il risultato di un lavoro processuale e di coinvolgimento attivo della cittadinanza di Lodi svoltosi nel mese di maggio 2024. Attraverso un’indagine che intreccia le teorie di sonic agency del teorico statunitense Brandon Labelle con quelle di immaginazione sociologica di Avery Gordon, il collettivo veneziano ha intervistato un centinaio persone appartenenti alle diverse comunità che compongono l’eterogeneo sistema sociale di Lodi rivolgendogli due semplici domande:

“Se potessi scegliere una musica da diffondere nello spazio pubblico, affinché tuttɜ possano sentirla, che musica sarebbe? In che luogo vorresti diffonderla?”

Dalle risposte è emerso un archivio affettivo, una cartografia sonoro-sentimentale della città, composta di brani musicali connessi a luoghi significativi per gli individui e i gruppi che la abitano in modo difforme.

Come in un concerto – termine-ombrello del gergo sinfonico che indica un dialogo tra diversi strumenti o tra un solista e un coro -, Extragarbo installa all’interno dello spazio espositivo un juke-box che, come un solista in relazione allo spazio urbano antistante, diffonderà accidentalmente e in maniera inaspettata i brani raccolti durante il mese di apertura della mostra. L’eclettico repertorio raccolto attiva la strada-coro attraverso un dispositivo relazionale che intende interrogare criticamente la vetrina come spazio di visibilità privilegiata nel tentativo di rendere permeabili i confini tra esterno ed interno, pubblico e privato, restituendo la ricchezza e la complessità con cui la città viene percepita e attraversata.

‘Concerto’ fa parte di FARE COLLETTIVO, il nuovo palinsesto espositivo di Platea Palazzo Galeano. Con FARE COLLETTIVO Platea si domanda quali siano le ragioni che spingono gli artisti a formare dei collettivi, quali le necessità nel creare spazi di cooperazione e di condivisione, quali scenari alternativi possono scaturire da una pratica artistica collettiva in seno a una società che tende all’individualismo e alla competitività. Attraverso quattro mostre, una pubblicazione ed una serie di eventi, Platea si configura come luogo di indagine, coinvolgendo il pubblico e le scuole.